San Tommaso d'Aquino, patrono dell'UCIIM


  Tommaso nasce nel 1225 nel castello di Roccasecca, appartenente alla nobile famiglia degli Aquino. Fra il 1230 e il 1239 studia nell' abbazia di Montecassino e, particolare del "S. Tommaso d'Aquino scrive assistito dagli angeli " del Guercino - Basilica di S. Domenico - Bolognasuccessivamente, nello studium  di Napoli. Nel 1244 si propone di entrare nell' ordine dei domenicani, che decidono di inviarlo a Parigi a completare gli studi, ma la famiglia lo fa rapire per farlo recedere dal proposito.
  Nell' estate del 1245, lasciato libero, torna a Roma e prosegue per Parigi, dove soggiorna dal 1245 al 1248. Qui conduce vita di convento e di studio, fino a quando, nel 1248, accompagna a Colonia Alberto Magno, incaricato di dirigere il primo studium generale dei domenicani in Germania. Tornato a Parigi completa gli studi, commenta le Sentenze di Pier Lombardo e tiene lezioni sui testi di Aristotele.
  Nel 1260, Tommaso è nominato predicatore generale per la città di Napoli, ma fra il 1261 e il 1265 risiede ad Orvieto nella curia papale presso Urbano IV. In seguito al miracolo di Bolsena, nel quale si produsse la visione del sangue che colava dalle specie consacrate, Urbano dispose, nel 1264, che si elaborasse una nuova liturgia per il Corpus Domini. Forse Tommaso contribuì a tale opera, componendo fra l' altro l' inno Pange lingua che si conclude con il Tantum ergo .
  Nel 1266 Tommaso è incaricato di aprire uno studium domenicano a Roma e di impartire i primi elementi di teologia ai giovani ancora ignoranti di filosofia e di teologia. Nel 1268, il ministro generale dell' ordine domenicano Giovanni da Vercelli richiama Tommaso a Parigi per riassumere la cattedra domenicana di teologia. Dal 1266 erano scoppiati nuovi contrasti con i maestri della facoltà delle Arti, nella quale si diffondevano ormai rapidamente l' aristotelismo e l' averroismo.
  Fra il 1269 e il 1272 Tommaso risiede a Parigi, scrive e detta a vari segretari numerose opere. Nell' estate del 1272 lascia Parigie va a insegnare a Napoli, finché, nonostante le precarie condizioni di salute, Tommaso ricevette l' ordine di recarsi al Concilio, che si sarebbe aperto a Lione con l' obiettivo di portare alla riconcilazione fra Chiesa greca d' Oriente e la Chiesa di Roma, ma durante il viaggio morì nell' abbazia cistercense di Fossanova nel marzo 1274. Troppo lungo sarebbe l’elenco delle sue opere (sono raccolte, con ampia bibliografia, nel sito del progetto Corpus Thomisticum della Fundación Tomás de Aquino) ci piace semplicemente ricordarlo per una frase che dà senso al lavoro di ogni insegnante e di ogni socio dell’Associazione di cui è Patrono:  “Sicut maius est illuminare quam lucere solum, ita maius est aliis contemplata tradere quam solum contemplari” (Summa Theologiae, II-II, q. 118, art. 6) [Traduzione: “Come il fatto di illuminare è superiore al solo risplendere, così il trasmettere agli altri le verità contemplate è superiore al contemplarle soltanto”].